Assistenza all'infanzia

 

In Italia, l’assistenza all’infanzia disagiata attraverso le colonie estive ebbe inizio nella seconda metà dell’800 con gli ospizi marini per i fanciulli malati di scrofola, tubercolosi o altre patologie causate spesso dal pauperismo e dalle miserie dell’urbanizzazione. L’esperienza continuò nel Novecento, coinvolgendo durante la Grande Guerra i figli di combattenti, su iniziativa spesso di opere pie o della Croce rossa.

Un forte e pianificato sviluppo delle colonie si ebbe sotto il regime fascista, che ne accentrò la gestione nelle mani del partito, monopolizzando ogni forma pubblica e privata.

Pur con alcune analogie con il modello del periodo liberale, come la disciplina e l’intento assistenziale attraverso la cura elioterapica, il fascismo superò l’impostazione unicamente terapeutica e caritativa, trasformando le colonie in strumenti di azione preventiva e soprattutto di formazione ideologica dei minori, dove si insegnavano la cultura fascista e il culto degli eroi combattenti, rendendo l’aspetto igienico-sanitario e l’educazione fisica capisaldi per il risanamento della razza, al fine di garantire allo Stato “nuove generazioni più numerose, più forti fisicamente e moralmente fasciste” (De Felice).

La disciplina e l’ordine diventarono sistema di vita, nuovo stile di comportamento animato da una sola fede. La ferrea tabella oraria giornaliera non lasciava pause o spazi individuali, comprendendo i riti dell’alza bandiera o dell’appello al caduto o i picchetti col moschetto-giocattolo: una villeggiatura intensiva dove si imparava a credere, obbedire e combattere.

 

ritorna a Le vacanze per i figli del popolo. Le colonie estive pistoiesi (1928-1943)

 

Link all'immagine a tutto schermoBiblioteca comunale Forteguerriana - La millenaria Macchia Antonini e la bella Colonia Scolastica Pistoiese, “Incanti d’Italia”, Pistoia, Officina tip. Pacinotti, 1926, p. 31

Link all'immagine a tutto schermoBiblioteca comunale Forteguerriana - Guida dell’assistenza e beneficenza della provincia di Pistoia, a.c. di Ubaldo Gori, Pistoia Tipografia Alberto Pacinotti & C. 1934, S.Marcello Colonia montana “Principe di Piemonte” p. 150

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Innocenti) - Bambini a Maresca, ospiti di una colonia montana, foto del 1904

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Innocenti) – Bambini, ospiti di una colonia marina, compongono un cerchio sulla spiaggia (foto degli anni Trenta)

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Tronci) - Bambini ospiti della colonia montana “C. Ciano”per i figli di ferrovieri a Pian di Doccia (Gavinana)

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Innocenti) - Tabella oraria per una colonia marina temporanea

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Innocenti) - Bambini pistoiesi ospiti in una colonia marina

Link all'immagine a tutto schermoCollezione privata, Pistoia (G. Innocenti) - Colonia marina “Principi di Piemonte” a Calambrone

Link all'immagine a tutto schermoBiblioteca Nazionale Centrale,  Firenze - La città dell’Infanzia, Mostra Nazionale delle Colonie estive e dell’Assistenza all’Infanzia, Manifesto della mostra che si svolse al Circo Massimo da giugno a settembre del 1937 dedicata alle opere assistenziali del regime per l’infanzia. Nei padiglioni riservati alle colonie, si allestì una colonia-tipo realizzata come documento vivente, con 100 bambini e bambine che svolgevano le attività giornaliere

Link all'immagine a tutto schermoS. Bartoloni, Donne nella Croce Rossa Italiana fra guerre e impegno sociale, Venezia, Marsilio 2005, Cura elioterapica a Fara Sabina, p.102

ritorna a Le vacanze per i figli del popolo. Le colonie estive pistoiesi (1928-1943)