Prima edizione dei "Canti" con la lettera del poeta "Agli amici suoi di Toscana" (pp.5-7).
Nella risguardia anteriore versi autografi di Giuseppe Giusti al quale l'esemplare era appartenuto.
Libro mio sovente ammesso
Ai misteri del bel sesso;
E da mani delicate
Lungamente seppellito
Fra le spugne e le pomate
Né loquace testimone,
Ora torni al tuo Padrone
Alla solita sciagura
D'esser letto e non inteso
Il volumetto confluì poi nella libreria di Ferdinando Martini e dal 1929 nella Forteguerriana. I versi sono stati pubblicati una sola volta dal Martini stesso in "Simpatie" (Firenze, Bemporad, 1900, pp.44-45) accompagnati dalle sue consuete argute osservazioni: "[...] In sostanza, non appare che il Giusti fosse un fervente ammiratore del Recanatese. Eppure non soltanto egli aveva tra mano di continuo i versi di lui, ma si adoperava a diffonderli, ne consigliava, ne raccomandava la lettura agli amici e perfino alle amiche [...] da quelle amiche facili e svagolate pretendere che si scaldassero a un fuoco incontaminato e puro, che fra una trottata alle Cascine e un ballo alla casa Demidoff si persuadessero della infinita vanità del tutto era, siamo sinceri, troppo pretendere".
First edition of the "Canti" with the letter of the poet "Agli amici suoi in Toscana" (pp.5-7).
In the front risguardia autographed lines by Giuseppe Giusti to whom the example belonged.
Libro mio sovente ammesso
Ai misteri del bel sesso;
E da mani delicate
Lungamente seppellito
Fra le spugne e le pomate
Né loquace testimone,
Ora torni al tuo Padrone
Alla solita sciagura
D'esser letto e non inteso
The little volume merged then into Ferdinando Martini's library and by 1929 into the Forteguerriana. The verses have been published only one time by Martini himself in "Simpatie" (Florence, Bemporad, 1900, pp.44-45) accompanied by his usual witty remarks: "[...] Essentially, it does not appear that Giusti was a fervent admirer of the Recanatese. And yet not only did he constantly have his verses in his hand, but he made an effort to spread them, he advised them, he recommended their reading to friends and even to the friends [...] of those easy and casual friends to expect them to warm up to a uncontaminated and pure fire, which between a trot at the Cascine and a dance at the Demidoff house convinced themselves of the infinite vanity of everything was, let's be honest, too much to expect ".