La legge del sognatore

La legge del sognatore di Daniel Pennac

Un omaggio a uno dei più grandi registi italiani, Federico Fellini, e alla sua passione per i sogni.

Fellini era un uomo popolato.
La maggior parte dei suoi personaggi lo abitavano prima ancora che girasse i suoi film. Li sognava e li disegnava sul ‘libro dei sogni’, oppure li immaginava e ne faceva uno schizzo sull’angolo di una tovaglia….

L’autore racconta di avere un incidente mentre sta guardando Amarcord e di perdere conoscenza. Immagina, durante il coma, di rivedere diversi momenti della sua esistenza, uno dopo l’altro.

Nel frattempo io rivivevo la mia vita. Pare succeda spesso. Ma non si svolgeva esattamente come l’avevo vissuta.

Pennac alterna sogno e realtà, cosicché anche quello che pareva essere un momento di risveglio del protagonista, durante il racconto, alla fine si scopre essere ancora un sogno.

Louis aveva fatto una domanda interessante: Sappiamo davvero quando comincia un sogno?
«Il tuo, per esempio,» mi chiese, «secondo te quando è cominciato?»

Un viaggio che stupisce, con scene veramente suggestive, come il sogno del giovane Pennac, dove la luce è fatta di acqua e inonda le città fino a ricoprire tutto, che porta al limite tra realtà e immaginazione e che durante il suo svolgersi arriva anche a Pistoia...  

 

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