La ricamatrice di Winchester

La ricamatrice di Winchester di Tracy Chevalier

Il romanzo è ambientato in Inghilterra, negli anni Trenta dello scorso secolo, e Violet, la protagonista, fa parte del club di “donne in eccedenza”, come vengono chiamate le nubili rimaste tali principalmente per la penuria di uomini giovani, a causa della grande guerra che si era conclusa pochi anni prima.

Una storia di emancipazione femminile, dove la protagonista dimostra una grande coraggio, prima di tutto lasciando la città di origine per andare vivere da sola nonostante l’opposizione familiare, e poi attraverso numerose scelte, come fare escursioni solitarie, affrontare senza peli sulla lingua il suo datore di lavoro, e tante altre… a causa delle quali sarà oggetto delle malignità e del disprezzo altrui.

Violet troverà il suo riscatto con la scelta di dedicarsi all’arte del ricamo, che non è per lei un passatempo da zitelle ma qualcosa di cui ha bisogno per lasciare la testimonianza del suo passaggio sulla terra, giacché “Ars longa, vita brevis”, e principalmente per liberare se stessa.

… Violet scoprì che ricamare non era poi così diverso da battere a macchina, però dava più soddisfazione. Una volta che ci avevi preso la mano, diventava perfino rilassante e potevi dimenticare ogni altro pensiero, concentrandoti unicamente su ciò che avevi davanti. La vita allora si riduceva a una sfilza di punti blu che s’intrecciavano sul canovaccio, uno sprazzo di rosso che pian piano diventava un fiore. Invece di redigere documenti per persone che non avrebbe mai conosciuto, Violet vedeva nascere sotto le sue dita figure dai colori vivaci. …

Mentre impara la difficile arte del ricamo, Violet stringe amicizia con l’esuberante Gilda e fa la conoscenza di Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro. I due incontri  le insegnano che, non solo nel ricamo ma anche nella vita, “a volte basta un filo a cambiare la trama”  e che è possibile sovvertire il destino attraverso scelte coraggiose. 

Doveva esserci un motivo se Mabel Way aveva deciso di partecipare alla cerimonia. Forse aveva anche lei un segreto da nascondere, un marito che l'aveva abbandonata, un figlio non voluto, un amore infelice, chissà se un giorno glielo avrebbe confidato? Continuare a vivere, senza lasciare che le disgrazie facessero di te una persona rancorosa e intransigente, era questa, in fondo, la vera prova da superare.

Un libro che ti immerge nell’atmosfera della Gran Bretagna dell’epoca e per la cui stesura  l’autrice si è avvalsa di numerose fonti che riguardano tra l’altro, i ricami della Cattedrale di Winchester e l’arte campanaria. 

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