Macciò Guido

G. Macciò e particolare autografo della premessa alla sua "Trascrizione delle Historie"

 

Guido Macciò nacque a Pistoia nel 1849, da Didaco, avvocato e patriota pistoiese. Studioso di arte e di storia, fu direttore del Museo civico di Pistoia e ispettore onorario ai monumenti. Appassionato collezionista, la sua raccolta di opere storiche di gran pregio fu acquistata dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e da questa donata alla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia. Morì nel 1931.
Il padre di Guido, Didaco, studiò Giurisprudenza a Pisa, fu uno dei più attivi patrioti pistoiesi ed ebbe un ruolo politico di un certo peso nella Pistoia risorgimentale. Fece parte della Società  degli amici del popolo (nata a Pistoia nel 1847) e fu uno dei deputati pistoiesi all'Assemblea costituente toscana del 1849. Costretto a fuggire in Francia dopo la restaurazione granducale, tornato a Pistoia riprese l'attività  patriottica e nel 1856 venne nominato presidente del comitato distrettuale pistoiese della Società  nazionale, un'associazione costituita proprio quell'anno a favore dell'unità  italiana. Nel 1861 fu eletto deputato al Parlamento nazionale. Il fratello Licurgo fu console italiano a Tunisi, Corfù e Santiago del Cile e il fratello Demostene fu disegnatore, pittore e direttore del museo archeologico di Fiesole.

 Il fondo è costituito da documenti a stampa e manoscritti e, insieme ad essi, da una raccolta di circa 2000 cartoline illustrate dei primi anni del Novecento nelle quali sono riprodotti i monumenti, le strade, le piazze di Pistoia e del suo circondario. Raccolte in sei contenitori e catalogate all'inizio degli anni Novanta del Novecento, costituiscono un prezioso documento che rappresenta "Pistoia com'era". L'archivio Guido Maccò è composto da carteggi ed altre scritture suoi e di suo padre Didaco Macciò (1817-1862).
Nel fondo si trovano: carte relative all'attività  pubblica di Didaco Macciò (proposte e progetti di leggi, elezioni, relazioni varie, scritti politici), 1832-1862; scritti vari originali di erudizione storica, politica e legislativa ; appunti tratti da diverse opere storiche politiche letterarie, 1827; carteggio di Didaco Macciò (5 cassette); carteggio di Guido Macciò (3 cassette); scritture di carattere familiare ; miscellanea (documenti sulle chiese di Pistoia, incartamenti riguardanti la Croce rossa nel periodo della prima guerra mondiale, studi danteschi, carte riguardanti famiglie pistoiesi, composizioni poetiche di Didaco e Guido Macciò, studi di Bianca Macciò (figlia di Guido), stemmi di famiglie pistoiesi, inserti riguardanti trovatelli dell'ospedale dal 1875 al 1915, catalogo di cartoline illustrate di Pistoia e della montagna pistoiese, relazioni di feste pistoiesi, testamento di Carlo Minghetti, copia di poesie di Giuseppe Giusti. Inoltre: 3 buste pertinenti a Guido Macciò contengono inventari storico-artistici di chiese e palazzi.

Inventario del fondo Macciò

Per approfondire:
Inventario manoscritto, ordinato topograficamente, compilato da Eduardo Tarugi nel 1939
"Idealità  e positività  nel pensiero di Didaco Macciò" di Gianfranco Saracini, Pistoia, Provv. Studi, 1961
"La restaurazione del 1849 e il dignitoso atteggiamento del patriota pistoiese Didaco Macciò" di Renato Macciò e  Pietro Paolini, Pistoia, Deputazione di storia patria, 1961
"Notizie degli archivi toscani: Pistoia", in Archivio storico italiano, disp. 3-4 (1960)
"La Biblioteca Forteguerriana di Pistoia" di Quinto Santoli, Pistoia Niccolai, 1932

 

Vedi anche
Fondo a stampa Macciò Guido
Cartoline

 

 

Indice delle parrocchie, chiese e oratori della Diocesi di PistoiaDidaco Macciò e sua lettera autografa all'Accademia di scienze, lettere e artiRaccolta di stemmi delle famiglie pistoiesi curata da Guido Macciò, 1919-1925