Non ti muovere di Margaret Mazzantini
Un libro che trascina in un vortice di emozioni forti, intense; le sue descrizioni sono crude, vivide e arrivano dritte al cuore, prendono vita davanti agli occhi come una fotografia, ti proiettano in un contesto di immagini, sensazioni, suoni… Una storia dura, avvincente, drammatica e passionale, con momenti di profonda dolcezza e tenerezza e altri che ti fanno precipitare in un mondo squallido, triste e desolato.
Un uomo, mentre aspetta ansiosamente notizie della figlia che si trova nella sala operatoria fra la vita e la morte, s'immagina di parlarle e si mette a nudo, raccontandole una storia d'amore che ha avuto prima che lei nascesse. Emerge il contrasto tra due realtà, l’una fatta di sicurezze, di comprensione e quotidianità borghese, l’altra fatta di passione, ma anche di emarginazione, desolazione, eppure è qui che Timoteo aveva trovato il vero amore.
Non si può spiegare l’amore. È solo, s’inganna e fatica in se stesso.
Faceva parte di me come una coda preistorica, qualcosa mutilato dall’evoluzione, qualcosa di cui conservo l’alone, come una misteriosa presenza nel vuoto.
Timoteo continua ad implorare una sola cosa: Non ti muovere, lo dice alla figlia, perché la morte non la porti via da lui, lo dice a se stesso, per non perdersi, lo chiede come una preghiera.
Una storia non banale, spiazzante e coinvolgente.